EMILIANO DONAGGIO, L’arte è l’aria che respiro

Emiliano Donaggio è un pittore, scultore e stilista di moda, che è riuscito a raggiungere una fama internazionale, nato a Venezia, diplomato al Liceo Artistico Statale di Venezia.
Già prima della sua laurea era un’artista noto in Italia, ma per raggiungere il successo che ha oggi ci è sicuramente voluta molta pazienza e costanza.

L’arte è l’aria che respiro giornalmente per andare avanti

Emiliano Donaggio

Il mondo dei social, ad esempio, è stato di grande aiuto per Emiliano Donaggio, è stato un vero e proprio trampolino di lancio che lo hanno aiutato ad avere visibilità e a farsi conoscere, ma soprattutto a far conoscere la sua arte.

Se diamo un’occhiata proprio ai suoi social, come ad esempio al suo profilo Instagram @emilianodonaggio, possiamo fin da subito notare che il suo stile artistico si rifà alla pop art ed al graffitismo, ovviamente è stato anche influenzato dall’arte italiana, come il suo intenso studio su Leonardo Da Vinci.

La sua passione per il recupero ed il riciclo rendono le sue opere molto particolari e non destinate alla massa.

LE OPERE DI EMILIANO DONAGGIO

Donaggio ha realizzato molte opere e come abbiamo già detto alcune sono davvero molto particolari, ad esempio in occasione del suo matrimonio ha realizzato un bouquet in  plastica, , carta, fili di ferro e rame, sui petali ci sono delle poesie che raccontano le sue emozioni per sua Moglie, un’opera davvero molto speciale e romantica che ha donato alla sua futura moglie.

emiliano donaggio
Un’opera di Emiliano Donaggio

Emiliano Donaggio ha lavorato molto spesso anche nel fashion e con varie modelle, ha anche realizzato borse e giacche per due artisti di fama internazionale come Elton John e Madonna.

Altre sue opere molto famose e particolari sono quelle in vetro, dove ha abbinato quest’ultimo materiale alla plastica.

Mi ha gentilmente concesso un’intervista, quindi prima di tutto vorrei ringraziarlo per aver dedicato un po’ del suo tempo al mio blog!

L’INTERVISTA!

Ciao Emiliano, la prima domanda che vorrei farti è, come ti sei avvicinato all’arte?

La mia è una passione che dura tutta la vita, non la definirei passione, ma l’aria che respiro giornalmente per andare avanti, è un meccanismo che mi prende, mi svuota e che mi possiede senza lasciarmi mai distrarre dal mio mondo. Se non lavorassi più di qualche giorno mi definirei come un drogato in crisi di astinenza, penso comunque che l’arte sia nata in me il 27 gennaio del 1975.

E a quale età hai iniziato ad avere una propensione per l’arte?

Penso fin da piccolissimo veramente, i bambini ad un anno o due giocano con le macchinine o altro, i miei genitori mi raccontano che a quella età ero già con pennarelli e colori a cera per le mani, mi ricordo che la mia maestra delle elementari, Rossana (come le caramelle), se non ricordo male ero in seconda, mi chiese vedendomi disegnare dall’inizio della lezione alla fine: “Trucioli d’oro, perché ero pieno di riccioli anche da piccolo, cosa vorrai fare da grande?” Le risposi, pensando che fosse la cosa più  normale e logica, senza pensare al lungo percorso che mi aspettava… “L’artista “.

COSA FARAI DA GRANDE? L’ARTISTA!

Cosa rappresenta per te l’arte?

L’arte rappresenta tutto quello che ho, il mio mondo, l’aria che respiro, il mio viaggiare con tutto quello che mi circonda trasformandolo in quello che il mio, io, riesce ad esprimere e a percepire dalle vibrazioni che mi catturano quotidianamente, parte la mano ma contemporaneamente il mio cuore e la testa, mi definirei un’artista che disegna tutto con il tutto.

In questa epoca così “virtuale” come sei riuscito a sfruttare il mondo dei social per la tua arte?

Si, viviamo ormai in un’epoca virtuale che ci porta a trasformare il nostro lavoro da effettivamente materico, concettuale e reale in qualcosa da taggare in questo mondo ormai fatto di immagini da sfogliare con ossessione senza quasi mai soffermarci realmente in quella che è la bellezza alla fine dell’opera d’arte. Questo mondo mi spaventa un po’, ma penso veramente che sia di grande aiuto per la mia arte, lo definirei  “Impact obsession“. È un grande motore di ricerca che grazie alla mia facilità artistica di creare opere d’arte con oggetti anche quotidiani e che ci circondano giornalmente, riesco a spaziare su più livelli e argomenti, in modo da sfruttare questa “virtualità” a tutto tondo.

Come mai hai scelto proprio uno stile che si rifà alla pop art ed al graffitismo?

Adesso si, effettivamente sono catturato dalla pop art e dal graffitismo da qualche anno, e il lusinghiero accostamento fatto a New York da critici e galleristi a il dopo Basquiat, mi porta ad essere catturato da questa corrente per l’immediatezza e l’impatto espressivo, avvicinato anche da scritte e pensieri all’interno dell’opera che la rendono completa ed immediata, una sorta di racconto o post-it quotidiano.

Bisogna dare una seconda opportunità, non solo alle persone ma anche ai materiali o oggetti che ci circondano tutti i giorni.

Sappiamo che sei un fan del riciclo, come mai hai deciso di creare le tue opere proprio con il riciclo ed il recupero?

Durante la Binnale d’arte a Venezia nel lontano 1998, ho collaborato con l’artista di fama internazionale Luca Buvoli per una installazione all’interno del Caffè Florian in piazza San Marco, ed è stato proprio qui che Luca mi ha aperto gli occhi all’arte del riciclo e del recupero di materiali poveri, appunto trasformandoli poi in opere d’arte.
Penso che bisogna dare una seconda opportunità, non solo alle persone ma anche ai materiali o oggetti che ci circondano tutti i giorni, regalandogli magari una seconda vita e renderli importanti tanto da essere presenti in collezioni o museo in giro per il mondo.

Da dove prendi l’ispirazione per le tue opere?

Prendo l’ispirazione per le mie opere prima di tutto dalla  famiglia, dai miei figli Alessandro e Leonardo, da Giulia Mia futura moglie, la Mia musa ispiratrice, e dalla natura che è lo specchio della vita e poi, mano a mano, dalle sensazioni che ci avvolgono ogni giorno e dal rumore della quotidianità.

Sappiamo che hai realizzato accessori e giacche per artisti come Madonna ed Elton John, come hai vissuto questa esperienza?

Ho collaborato e sto collaborando con modelle di fama internazionale per la realizzazione di foto con l’intervento della mia arte, amo la moda, a modo mio, e tutti gli accessori che ci girano attorno, amo fare cose particolari e cose uniche e voglio che le persone che acquistano le mie cose si sentano bene all’interno di un pezzo d’arte che a volte può diventare anche da passeggio. Si, ho dipinto giacche interamente a mano per personaggi molto famosi, Elton Jon, Madonna, Robin Williams, anche se purtroppo non ho consegnato direttamente le giacche io, ma i miei agenti di turno dell’epoca. È una cosa veramente gratificante comunque sapere di essere apprezzato da personaggi di un certo calibro.

IL REGALO PER LA FUTURA MOGLIE

Un bouquet leggerissimo che vibra al vento e alle emozioni di chi lo tiene in mano per la prima volta

Emiliano Donaggio

Parliamo del bouquet che hai realizzato per tua moglie, è un gesto davvero molto romantico. Come ti è venuta l’idea per questo regalo? Dove hai trovato l’ispirazione?

Un bouquet particolare, unico nel suo genere, un regalo per la mia futura moglie per settembre, un mazzo composto da 5 gigli, fiori amati da Leonardo Da Vinci, nato da materiali poverissimi, gabbie dei tappi di bottiglia, fili di ferro e rame, petali di plastica con poesie ed inserzioni di tutte quelle emozioni che mi regala la mia musa giornalmente, un bouquet leggerissimo che vibra al vento e alle emozioni di chi lo tiene in mano per la prima volta.

emiliano donaggio
Un’opera di Emiliano Donaggio

Sappiamo che hai realizzato uno studio su Leonardo Da Vinci, come mai questa passione proprio per questo artista? Cosa ti ha affascinato?

Si, ho fatto uno studio su Leonardo Da Vinci di 5 anni tra il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti, penso che avere una forte base figurativa aiuti moltissimo in futuro qualsiasi corrente poi si possa avvicinare. È il genio dei geni, ha studiato tutto e creato tra anatomia, scienza, pittura, astronomia e ricerca fondendo tutto il suo sapere e la sua genialità e intuito in uno scoprire continuo di sete del sapere e del conoscere, mi affascina soprattutto, come faccio io, il rapporto uomo natura, da dove è partito tutto.

Qual è l’opera che più apprezzi, o che ti ha affascinato di più durante il tuo studio, di Leonardo Da Vinci?

Non c’è un’opera in generale che abbia catturato il mio interesse, ma è proprio lo studio in generale che ha fatto, se devo però rapportarmi ed avvicinarmi a qualcosa è lo straordinario rapporto e lo studio sui cavalli che ha portato avanti fino alla fine. Il cavallo sempre al centro dei miei studi, ricorre spesso sulle mie opere cercando quella libertà e spensieratezza di uno studio veloce ma nello stesso tempo potente,ma dolce e trasformabile in un segno che racconta.
Una delle opere a me molto care è la rivisitazione della Battaglia di Anghiari, 350×220 in bianco e nero, esposta anche a Londra.

Come abbiamo già detto i social sono stati molto importanti per la tua carriera, ma cosa pensi del mondo virtuale e dei social?

Si, i social come abbiamo già detto sono stati e sono tuttora molto importanti per la mia arte, ripeto è un mondo affollato da tutto, veloce, che passa e lascia impressioni un po’ sfalsate anche di quello che si posta, a mio parere la realtà è quella visiva davanti all’opera, per capirla, guardarla, assaporarla capendo realmente dal vivo e no da uno schermo di pochi centimetri. Penso, comunque, sapendo sfruttare bene queste interattività con immagini di effetto e che colpiscano nell’immediatezza chi le osserva e catturando l’attenzione, si possa lavorare bene anche con il virtuale per poi arrivare al concreto.

Potrei farti un’ultima domanda classica, tipo cosa sogni per il futuro della tua carriera, invece vorrei domandarti: pensi che nel futuro continuerai ad avere uno stile pop art o potresti anche valutare di avvicinarti ad altri stili artistici?

Non so se il mio stile cambierà, ma nuove emozioni, sensazioni e novità, quelle che sto vivendo adesso, sicuramente mi porteranno ad essere un artista sempre in cerca di qualcosa di nuovo e da condividere assolutamente con tutti, con chi ama quello che faccio e quello che ci circonda…la natura…che è alla base di tutto…

Bene, ti ringrazio ancora per avermi concesso questa intervista! Per tutti i fan dell’arte e per chi ha la curiosità di conoscere meglio l’artista Emiliano Donaggio vi lascio, qui di seguito, i suoi contatti social:

Instagram: @emilianodonaggio