ANTICA ROMA, Beauty & Fashion del Passato

Tutti conosciamo la leggenda di come sia nata l’Antica Roma, i primi Re di Roma appaiono come figure mitologiche, ogni sovrano ha contributo alla nascita e allo sviluppo delle istituzioni romane e nella crescita socio-politica dell’urbe di Roma.

LE DONNE ROMANE.

A Roma la donna era considerata quasi pari all’uomo: entrambi i genitori avevano obblighi uguali nei confronti dei figli e la donna poteva accompagnare il marito ad una festa, a patto che mangiasse seduta e non sdraiata come era norma per gli uomini.

antica roma

In età arcaica era sottomessa al padre e al marito, mentre verso la fine della Repubblica e in età imperiale le donne di condizione elevata potevano svolgere una vita indipendente, ottenere il divorzio e risposarsi, mentre quelle delle classi basse erano rimaste sotto la soggezione maschile, con eccezioni delle prostitute, che pur essendo al gradino più basso avevano una discreta libertà. Le sacerdotesse invece avevano una certa indipendenza. Le donne Romane non avevano diritto al nome proprio, alla nascita all’uomo venivano assegnati tre nomi, il praenomen, il nomen e il cognomen e uno solo alla donna, quello della gens a cui apparteneva, usato al femminile. La donna veniva considerata non come individuo, ma come parte di un nucleo familiare. Tra la fine del I a. C. ed i primi anni dell’impero nel diritto romano fu introdotto l’istituto del matrimonio sine manu, che determinava una maggiore indipendenza della donna, che, pur continuando a rimanere sotto la potestà del padre, non ricadeva sotto quella del marito o degli uomini della famiglia acquisita. A differenza delle donne greche, la cui emancipazione rimase essenzialmente immutata fino all’ellenismo, la condizione delle donne romane subì nel corso dei secoli cambiamenti assai profondi. Infatti, partendo da una totale mancanza di autonomia, all’età di Augusto raggiunsero un buon grado di emancipazione.

L’IGIENE DELLE DONNE ROMANE.

Inizialmente per curare la propria igiene utilizzavano solo acqua e profumi evitando l’uso dei cosmetici, che non erano visti di buon occhio, soprattutto dai poeti romani, che usavano deridere le donne che osavano truccarsi.

GLI OCCHI E LE SOPRACCIGLIA.

Le sopracciglia venivano scurite ed allungate utilizzando un bastoncino su cui veniva posto del carbone o una mina di piombo. Il contorto degli occhi veniva valorizzato con un composto “speciale”, ossia formiche abbrustolite, che donava lo stesso effetto del kohl. Sulle palpebre venivano applicati  pigmenti naturali, ottenuti dalle piante, che sostituivano il moderno ombretto ed i colori più usati erano il verde ed il rosso.

LE LABBRA E LA PELLE.

Sulla pelle venivano applicate speciali creme, create da un mix di alimenti, come il latte ed il miele: la crema così composta veniva spalmata almeno una volta al giorno e serviva a rendere la pelle liscia e luminosa. Le labbra invece venivano colorate con il minio, che veniva utilizzato per creare veri e proprio rossetti.

CURIOSITÀ.

Nell’antica Roma esistevano già le creme depilatorie, create con l’aiuto di olio, pece e resine naturali ed usate sempre dopo il bagno quotidiano.

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